Come un mare la musica sovente mi rapisce! / E inalbero la vela sotto nebbiosa volta o nell’azzurro verso la mia pallida stella./ Petto in avanti, come vela gonfio, scavalco dei gran flutti accavallati le creste, che la notte mi nasconde./ In me sento vibrare affetti opposti come una vela che patisce./ Il vento che l’asseconda ed i convulsi strappi della tempesta sull’immenso abisso mi cullano./ Altre volte, poi, bonaccia: grande specchio della mia disperazione!
Baudelaire, “La Musica”